RESILIENZA FLASHBACK: 2020 – Cap 4

Resilienza Flashback
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Tramonto

Capitolo 4

LA FORZA DELLA VITA – LA QUARANTENA – 8 Marzo 2020

Calati iuncu cà passa la china
Piegati giunco che passa la piena…

Flashback 2020

Era il 1. gennaio 2020
quando brindavamo tutti felici all’anno nuovo con l’augurio di un anno migliore del 2019.
Si era in pieno inverno, ma un inverno eccezionalmente mite, ed i mandorli fiorirono in anticipo, ma nessuno colse la premonizione

Era inizio febbraio 2020
si parlava dello scoppio del coronavirus in Cina,
ma era come un eco lontano di un qualcosa che non ci apparteneva
Ma poi la gente cominciò ad ammalarsi, anche in Europa,
le saghe vennero abolite, anche la Festa del mandorlo In fiore

Era il 23 febbraio 2020 quando arrivó l’annuncio del primo focolaio del Coronavirus italiano a Codogno, nel bergamasco.
Dopo poco chiusero tutto: cinema, musei, bar ristoranti, negozi ed uffici
Ma la Primavera non lo sapeva e le prime gemme del pero iniziarono a fiorire

Era il 5 marzo 2020 le scuole furono chiuse: le lezioni si svolgevano in collegamento streaming su piattaforme on line.
Allora si cominciarono a riscoprire le antiche tradizioni: le mamme impararono a fare il pane nel forno di casa
e nel pomeriggio immancabile c’era l’appuntamento di tutta la famiglia per giocare a carte
Ma la Primavera non lo sapeva e l’aranceto profumava di zagara

Era l’8 marzo 2020 quando il presidente del consiglio proclamò il lock down causa arrivo coronavirus in Italia: tutti furono messi in quarantena obbligatoria:
i nonni, i giovani, le famiglie, i bambini e persino cani e gatti
Ma la Primavera non lo sapeva e nei campi si preparava la saga del carciofo

Era l’11 marzo: la gente si affacciava ai balconi e cominciò a cantare: prima l’Inno Nazionale, poi altro, come “Il Mondo” di Jmmy Fontana
Poi arrivarono i ritmi dei rapper e si scoprirono i vicini. Nacquero amori insoliti, un ibrido tra reale e virtuale, da balcone a balcone…
Ma la Primavera non lo sapeva
ed i nasturzi tornarono a fiorire

Era 22 il marzo 2020:
Si poteva uscire solo per fare la spesa o per andare in farmacia
La chiamavano “uscita di necessità”
Ma le chiese furono serrate
I bisogni spirituali, quelli no, non vennero più considerati essenziali
I Sacramenti furono di fatto aboliti.
Ma la Primavera non lo sapeva ed il sole continuava a splendere.

Era fine marzo del 2020
la gente si ammalava e non c’era spazio per tutti negli ospedali
Allora la paura diventò reale, gli ammalati partivano per gli ospedali, da soli,
molti morivano in terapia intensiva, intubati, da soli.
Si cominciò a parlare allora di stragi silenziose nelle residenze per anziani
Ma la Primavera non lo sapeva
il finocchietto selvatico era pronto per la raccolta…

Era il 1. aprile 2020 non c’era più spazio nei cimiteri e lunghe file di camion militari prelevavano direttamente le bare dagli opedal per cremarli in luoghi lontani
Ai parenti arrivava solo l’urna cineraria dei loro cari morti lontano, in solitudine.
Ma la Primavera non lo sapeva e le margherite gialle allietavano i campi…

Era il 2 aprile:
Vi furono fughe di lavoratori e studenti dal nord verso il sud
cercavando disperatamente di ritornare a casa in famiglia
in una sola settimana partirono in 30.000
ed al sud si diffuse la paura dei nuovi untori
Ma la Primavera non lo sapeva
e le fave pendevano dai tralci…

Era il 4 aprile ed il virus aveva riunito in un unico spazio ristretto, famiglie prima disperse,
genitori separati ma non ancora divorziati.
Le giornate sembravano tutte uguali.
Alcuni non ce la fecero e tentarono di evadere per incontri furtivi extraconiugali,
ma furono denunciati e multati pesantemente
Ma la primavera non lo sapeva e
l’acetosella colorò i prati di giallo

Era il 6 aprile e pure il personale ospedaliero ed i medici di base cominciarono a morire:
il governo italiano, filocinese, non aveva fornito loro le protezioni indispensabili,
inclusi camici, guanti e mascherine
Ma la Primavera non lo sapeva ed i baccelli si riempivano di piselli

Era il 7 aprile
venne l’obbligo di uscire con le mascherine, ma in farmacia non si trovavano, allora partì l’agiotaggio: in alcuni casi potevano costare anche 120€,
la gente cominció a farsele in casa, artigianalmente o con gli assorbenti
Ma la Primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire

Era l’8 aprile 2020
dqopo mesi di siccità, un acquazzone violento sembrò spazzare via, virus e tristi presagi, ma nelle case di riposo gli anziani morivano come foglie cadute da alberi secchi
ma la Primaera non lo sapeva
e la borragine si riempì di fiori cerulei

Era il 9 aprile 2020
Si diffuse la consegna del cibo a domicilio:
in acuni quartieri con la pizza arrivava pure la droga, dai balconi non arrivavano più canti,
ma voci sommesse e lamenti
Ma la Primavera non lo sapeva e grappoli di glicine pendevano dai balconi

Era la Settimana Santa 2020
le chiese rimasero serrate ed alla gente furono interdette le funzioni per il Triduo Pasquale.
Alcuni preti coraggiosi salirono sui tetti dei palazzi con gli altoparlanti per dire messa,
altri uscirono con Gesù Sacramentato per benedire i quartieri,
ma furono tutti pesantemente multati,
come untori e diffusori di pandemia.
Ma la Primavera non lo sapeva e le sterlizie colorarono i giardini d’arancio

Era il 2020 l’anno in cui il mondo
sembrò fermarsi e l’economia andare a picco
Era il 12 Aprile e venne la Pasqua… ma senza Risurrezione
Ma la Primavera non lo sapeva
E nei giardini di casa crebbero i primi cardi bianchi, dolci-amari come quella Pasqua

Poi venne maggio
il sole continuava a splendere ed i fiori
a sbocciare.
I gabbiani volavano raso pelo sul mare,
i piccioni si posavano sui tetti delle case
le rondini si libravano alte nel cielo
Ma la Primaverap non lo sapeva e le rose iniziarono a sbocciare

Poi arrivò giugno
e le albe ed i tramonti si coloravano di rosso e di blu
Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci filtravano presto dalle serrande abbassate
Ma la Primavera non lo sapeva
ed il plumbaco iniziò a fiorire

Era luglio del 2020
Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme
Di scrivere lasciando libera l’immaginazione
Ci fu chi si mise a studiare per l’ultimo esame che mancava alla tesi
Chi smise di scendere a patti con l’ignoranza
e ricominciò a leggere volando con la fantasia
Ma la Primavera non lo sapevae le siepi di bouganville adornarono i muri

Era agosto 2020
E fu allora che esplose l’estate
e i fiori lasciarono il posto ai frutti.
I ficodindia maturarono sulle pale irte di spine
E con il caldo pian piano le persone sempre più numerise sgattaiolarono fuori di casa
i runner tornarono a correre nei parchi ed i bimbi a  giocare per strada

E finalmente, all’ improvviso, a reti unificate, arrivò l’annuncio della Liberazione
Perché la Primavera non lo sapeva
Ma aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto

Nonostante la paura
Nonostante il virus
Nonostante la morte
La Primavera aveva insegnato a tutti
La forza della vita.

Note (di botanica)
Mandorlo, Pero, zagara, carciofo, nasturzi, sole,
finocchietto selvatico, margherite gialle, fave, acetosella, piselli, gemme, borragine, glicine, sterlizie, cardi, rose, plumbaco, bouganville, fico d’india

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