Tenero come canna di bambù,
sei sopravvissuto allo spazio e il tempo, con il sangue tatuato sulla pelle.
Le schegge di uno specchio riflettono il tuo volto in mille frammenti, rivoli di esperienza si espandono nell’una coscienza.
Con la ferita di una volta ancora aperta, ringrazi l’oggi in pegno di gratitudine futura.
Come un parto il cambiamento, la paura rema controcorrente, mentre l’acqua scorre giù lungo la valle.
Schiavo di chi segue solo sé stesso, sei fuggito da follia inorridito, ma ancora più folle è la prudenza presente.
Se sapessi che domani più non sarà, sai che scegli te… amata libertà.